Originally published in Notiziario del Corso di Perfezionamento in Bioetica Clinica, Anno III - N. 1, Gennaio 2001, Università degli Studi di Roma - La Sapienza. <http://www.uniroma1.it/cattedra_accettella/notiziario_14.htm>


Alba, il coniglio transgenico fluorescente creato con i geni di una medusa

Alessandra Ciauri



Eduardo Kac, noto artista brasiliano nonché docente di
arte e tecnologia presso l'omonimo dipartimento
dell'Istituto d'Arte di Chicago, ha "realizzato" un
coniglio albino unico nel suo genere: esposto ad una
luce particolare, diviene fluorescente e risplende di
luce verde.
Alba (questo il suo nome) ovvero GFP
Bunny (il nome dell'opera d'arte), è
stata realizzata mediante una
mutazione sintetica del gene GFP della
fluorescenza della medusa Aequorea
Victoria; nasce in Francia nel febbraio 2000 con la
collaborazione di Louis Bec, responsabile di
Avignonumérique, una delle più interessanti
manifestazioni di Avignone 2000 Città Europea della
Cultura, dedicata alle nuove tecnologie ed alle forme
artistiche emergenti, nonché degli scienziati
Louis-Marie Houdebine e Patrick Prunnet. Costituisce
uno dei primi esempi di arte transgenica: "la creazione
di un essere vivente organico complesso, totalmente
artificiale, a scopi artistici" (P.L.Capucci).
Lo stesso Eduardo Kac osserva che Alba è
indubbiamente un animale molto speciale, ma tiene a
precisare che il suo essere unico dal punto di vista
fisico nonché genetico rappresenta solo una delle
componenti dell'opera d'arte "GFP Bunny". Il progetto
"GFP Bunny", prosegue Kac, è infatti un complesso
evento sociale che comincia con la creazione di un
animale chimerico che non esiste in natura,
intendendosi per chimerico quelli che nella tradizione
culturale vengono considerati animali immaginari, e
non già nel senso scientifico del termine di un
organismo composto di cellule contenenti genomi
diversi, e che comprende altresì lo sviluppo di un
dialogo tra esperti di varie discipline (arte, scienza,
filosofia, diritto, letteratura, scienze sociali e della
comunicazione) e il pubblico in merito alle implicazioni
culturali ed etiche dell'ingegneria genetica; l'estensione
del concetto di "biodiversità" ; l'integrazione e la
presentazione di "GFP Bunny" in un contesto sociale
ed interattivo; il rispetto e l'apprezzamento per la vita di
un animale transgenico. La prima fase del progetto
"GFP Bunny" si concluse nel febbraio 2000 con la
nascita di Alba nella località francese di Jouy-en-Josas;
la seconda fase iniziò con il primo annuncio ufficiale
della nascita di Alba, durante la conferenza "Planet
Work" in San Francisco il 14 maggio del 2000; la terza
fase infine, afferma Kac, avrà luogo quando il coniglio
verrà rimandato a Chicago e diverrà parte integrante
della famiglia dello stesso artista.
Gli scienziati francesi hanno tuttavia reso noto di non
voler più restituire il coniglio fluorescente al suo
legittimo proprietario, ragione questa per la quale è
stato aperto un sito web in cui da tutto il mondo
vengono inviati messaggi di solidarietà ad Eduardo
Kac, con l'augurio che Alba venga restituita al più
presto alla sua famiglia (www.ekac.org).
Eduardo Kac si definisce "artista transgenico" ed
afferma di non essere affatto interessato alla creazione
di "oggetti genetici" bensì all'invenzione di "soggetti
sociali transgenici": in altre parole, ciò che rileva è il
processo di creazione del coniglio ed il suo completo
inserimento nella società ove possa crescere sano e
salvo. GFP Bunny non rappresenta alcuna novità
nell'ambito della sperimentazione genetica, il che vale a
dire che le tecnologie relative alle microiniezioni e la
proteina verde fluorescente rappresentano strumenti
noti nel campo della biologia molecolare; la proteina
verde fluorescente è peraltro innocua e non
rappresenta un fattore di rischio per la salute del
coniglio; non si verificano mutazioni genetiche del
genoma "ospite" a seguito di tale integrazione
transgenica. Ciò posto, possiamo affermare che
questa nuova forma d'arte pone, sotto vari aspetti,
inquietanti interrogativi, primo fra tutti se abbiamo il
diritto di agire in tal modo. Com'è stato correttamente
affermato dal Capucci, "Alba, come tutta l'arte
interessante, porta in realtà lontano dall'arte, con la
sua esistenza provocatoria contribuisce a minare
alcuni concetti fondamentali ed evidenzia
contraddizioni, ipocrisie, interrogativi, su cui si basa la
nostra cultura"; Alba investe il campo della morale,
della religione, del diritto, dell'arte, insomma della
cultura: il dibattito resta aperto.


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